A questa pianta la letteratura scientifica riconosce molteplici benefici a carico dell’apparato gastrointestinale.
In particolare, sono stati osservati, in studi preclinici, gli effetti gastroprotettivi di questa pianta, in modelli sperimentali di ulcera gastrica. L’anice, per l’appunto, è in grado di prevenire le lesioni gastriche indotte da agenti quali l’etanolo, l’idrossido di sodio ed il sodio cloruro oltre ad inibire le lesioni gastriche prodotte da indometacina. I meccanismi d’azione che sottendono tali effetti comprendono l’aumento della concentrazione di componenti sulfidrilici non proteici, della produzione di muco nella parete gastrica, delle prostaglandine e l’attività antiossidante. Inoltre, è stato dimostrato che l’anice possiede una attività antibatterica contro l’Helicobacter pylori.